Piccola Edicola Trevigiana
Magazine gratuito di Cultura, Politica, Moda, Costume, Società (cioè froci, ladri, puttane, ubriaconi e vagabondi)
 
 
 
 
 
 
 

 
lunedì, dicembre 10, 2007
  La Vispa Teresa
Questa è l'unica poesia scritta in italiano da Trilussa, e
me l'aveva insegnata mio nonnno quand'ero bambino.

E se ora la posto qui nel "Soul food to Go", un motivo ci sarà...

LA VISPA TERESA ALLUNGATA

La Vispa Teresa avéa tra l’erbetta
a volo sorpresa gentil farfalletta,
e tutta giuliva stringendola viva
gridava a distesa: “L’ho presa, l’ho presa!”

A lei, supplicando, l’afflitta gridò:
“Vivendo volando che male ti fò?
Tu si mi fai male stringendomi l’ale.
Deh, lasciami... Anch’io son figlia di Dio”!

Confusa, pentita, Teresa arrossì,
dischiuse le dita, e quella fuggì.


...Se questa è la storia che sanno a memoria i bimbi di un anno,
pochissimi sanno quello che avvenne quando Teresa era ventenne.

Un giorno di festa, uscendo di Chiesa, la vispa Teresa
s'alzava la vesta, per farsi vedere le calze sciffonne,
che a tutte le donne fan tanto piacer.

Armando, il pittore, vedendola bella,
le chiese il permesso di far da modella.
“Verrete?” “Verrò! Ma badi però…”
“Parola d’onore!” rispose il pittore.

Il giorno seguente, Armando, l’artista,
stringendo fremente la nuova conquista,
gridava a distesa: “L’ho presa, l’ho presa!”

Ma a lui supplicando l'afflitta gridò:
“Così mi fa male alla spina dorsale!
Mi lasci ! Che anch’io son figlia di Dio!
Se ha qualche programma, ne parli alla mamma!”

A quella minaccia Armando tremò, dischiuse le braccia,

...ma quella restò.

Perduto l’onore, sfumata la stima,
la vispa Teresa, più vispa di prima,
per niente pentita, per niente confusa,
pensò che l’onore non è che una scusa.

Per circa tre lustri la vispa Teresa
Fu "cara" a parecchi,
fra giovani e vecchi, fra oscuri ed illustri.

La vispa Teresa fu presa e ripresa.
Contenta e giuliva Soffriva e s’offriva!
(la donna che soffre - se apostrofa l’esse,
ha tutto interesse di dire che s’offre!)

Ma giunta ai cinquanta, con l’anima affranta,
col viso un po’ tinto, col resto un po’ finto,
per trarsi d’impàccio dai prossimi acciacchi,
aperse uno Spaccio di Sale e Tabacchi.

Un giorno, un cliente, chiedendo un “toscano”
così… casualmente, le tese la mano.
Teresa la prese, la strinse, gli chiese:
“Mi vuole sposare? Farebbe un affare!”

Ma lui di rimando rispose: “No, No!
Vivendo fumando che male le fò?”
Confusa e pentita Teresa arrossì,
dischiuse le dita, e quello fuggì.

Ed ora Teresa, pentita davvero,
non ha che un pensiero: d’andarsene in Chiesa.
Con l’anima stracca Si siede e stabacca,
offrendo al Signore gli avanzi di un cuore
che batte la fiacca.

Ma spesso guardando con l’occhio smarrito
la polvere gialla che resta nel dito,
le sembra il detrito di quella farfalla
che un giorno ghermiva stringendola viva.

Così, come allora, Teresa risente
la voce innocente che prega ed implora:
“Dhe, lasciami! Anch’io son figlia di Dio!

Fu proprio un bel caso” sospira Teresa,
fiutando la presa che sale nel naso.
“Se qui non son lesta, mi scappa anche questa!”

E fiùta e rifiùta, tossisce e sternùta:
il naso è una tromba che squilla e rimbòmba
e pare che l’eco si butti allo spreco!

Tra un Salve Regina, un rimpianto, e un eccì,

la vispa Teresa...

...lasciàmola lì.

Etichette:

 
giovedì, dicembre 06, 2007
  Love & Surroundings
Ovvero: Ma vuoi vedere che se resto mio malgrado single un motivo ci sarà?

Qualche sera fa in chat c'è stata una discussione - peraltro abbastanza sgradevole, e comunque a me sgradita per i modi ed i toni in cui si era svolta - che mi ha però indotto finalmente a scrivere queste mie considerazioni in materia di amore, amori, coppie, fedeltà, gelosie, tradimenti e quantaltro.

Evidentemente, NON sono monogamo: nè credo alla monogamia; non la considero un 'valore' in assoluto, ma semmai una mera e legittima 'necessità' sociale di coppia etero - e qualcosa di alieno in una coppia omo.

Ma andiamo per ordine. Senz'altro - se e quando sono innamorato - non provo molto interesse per partners terzi - o quantomeno non ne cerco attivamente: sto bene come sto, e mi piace non aver occhi che per l'oggetto del mio innamoramento; ma questa non è monogamia - è semmai beata pigrizia, o comunque, appunto, 'innamoramento' (NON amore, quindi): condizione mentale tanto meravigliosa, sublime, etc etc.. quanto intrinsecamente instabile e quindi 'patologica', nel senso di non-comune - e senz'altro destinata a mutare: in nulla, o in amore, o qualsiasi altro sentimento stabile.

E ben venga, se ne nasce un amore: sentimento raro e che considero preziosissimo e, più ancor che duraturo, interminabile: parlo per la mia esperienza personale, e so che per me può finire la relazione - ma se amore c'era, amore resta.

Ora, tra i tanti aspetti o definizioni dell'amore, ce n'è una che trovo particolarmente calzante, per me: 'il continuo divenire della felicità dell'altro partner - senza la mortificazione di sè stessi - e con tutto il rispetto immaginabile per entrambi'. Più altri componenti ugualmente fondamentali: la fiducia, consapevole e mai cieca, ma pur totale; la sincerità; la dedizione...

E il sesso, naturalmente: che per me non è 'una componente' della mia vita, ma 'la mia vita', tout-court.

Su questi presupposti, sarei ipocrita o scemo se a questo punto facessi differenze 'nobiliari' tra sesso-fine-a-sè-stesso, sesso da soli, sesso in coppia, sesso in gruppo, sesso convenzionale e 'famolo strano', sesso per amore, per soldi, per ginnastica, per gioia anzichè per noia, disperazione o quant'altro: intedendo dire che certo che le differenze ci sono, e notevoli - ma non ne faccio una questione di sesso 'buono' e di sesso 'cattivo'... è semplicemente il sesso che di volta in volta mi ritrovo a fare, di volta in volta per ricerca, occasione, voglia, ossessione o necessità.

Esattamente come per il cibo, in altre parole - e tanto per chiudere sul nascere la ridicola discussione sulla 'dipendenza da sesso'. (LOL! Ma che cazzo significa??? E' vero, c'è chi si oppone anche alla dipendenza da cibo.. ma si chiama 'anoressico', in tal caso - e se è fortunato trova attorno a sè gente che si fa in quattro per dargli una mano ad uscirne. Non capisco perchè invece la continenza/castità - o anoressia sessuale - venga spesso citata come un valore... bah.)

.Si diceva della coppia: bene, facciamo l'esempio che prima ci siamo innamorati, ed ora io ti amo e tu mi ami. Ci piacciamo da morire, magari conviviamo, ci scambiamo dalle piccole/grandi gioie e noie delle nostre vite quotidiane, alle più intime pieghe, piaghe e perfino rughe delle nostre vite, e ciascuno di noi ha una sola aspirazione e desiderio: 'la TUA felicità'.

'Stiamo insieme' per il desiderio che ci accomuna - ma non certo 'siamo legati' da necessità, responsabilità civile verso terzi, paura, convenienza o abitudine... tu per me sei il più bello del mondo - o forse anche no, ma il sesso che faccio con te mi gratifica. E anche se o quando mi gratificasse meno - o sentissi di gratificarti meno in questo senso, sei comunque TU quello che ha quel qualcosa in più per me, e che fa la differenza. Sento di amarti, e sento che tu mi ami - insomma, siamo noi i padroni del mondo...Embè?

Prima di tutto, nel 90 % dei casi, ci siamo conosciuti ben che vada in un club gay - se non in una qualche orgia, sauna, ai parcheggi, o ai cessi; poi mi ci gioco le palle che prima abbiamo conosciuto la sensazione della nostra pelle sulla nostra pelle, e solo dopo ci siamo perfino scambiati nomi e cellulari; poi ancora - parlo sempre per me, il mio vissuto e la mia vita attuale - non abbiamo certo votato le nostre vite da single alla continenza.

..ed ora - perchè 'stiamo insieme' tutto ciò dovrebbe diventare dal giorno alla notte 'acqua passata', quasi fosse un'altra vita, magari su cui glissare o peggio da rimpiangere di nascosto, quando ancora dio non voglia - rinnegare??

Ma che tristezza, se così fosse, che squallore, che grettezza Ma perchè mai dovremmo negarci il piacere di piacere (concretamente) anche ad altri e con altri? In nome di cosa mai dovrei/potrei io pretendere che tu reprima una tua sacrosanta voglia? Quanto meschino dovrei essere per trovare gratificazione nel fatto che tu sia 'negato' al piacere di altri, oltre che al tuo stesso? E cosa mai potrebbe togliere a te il fatto che io faccia del sesso con altri?

Dai, guardiamoci in faccia: è quel che abbiamo sempre fatto, e se ci siamo piaciuti, evidentemente ci son piaciuti anche i nostri modi di vivere le nostre sessualità. E allora?

E allora, mio amato amico/complice/amante, ben vengano i tuoi ed i miei orgasmi assieme, ma tanto quanto quelli in separata/ sede/i - e se una mattina all'alba mi ti infili nel letto e porti ancora addosso e dentro di te l'aroma di quello/i con cui sei stato, io non potrò che esserne (peraltro, eccitato!) onestamente e sinceramente felice - per te che sei rimasto l'uomo che tanto mi era piaciuto quando ti conobbi, e per me, che mi sento davvero comunque ogni giorno 'scelto' da te, e non la tua zavorra.

Stiamo camminando insieme, e lo stiam facendo tenendoci per mano: e questo è semmai il vero unico ed esclusivo patto tra noi due: caschi il mondo, sarà la TUA mano che vorrò sentire stringere la mia - e nessun altro salvagente occasionale.

Cazzi e culi... quelli li hanno tutti - e ce n'è per tutti.

Alla fine della menata: Ma per quanto ci amiamo...
.. conviviamo, etc..., a tutt'oggi una cosa è certa: non faremo mai dei figli assieme, perchè siamo due maschietti. E se tanto mi dà tanto, almeno qui in Italia, caviamoci per un bel po' dalla testa la pia illusione di adozioni, fecondazioni artificiali, etc etc.

La cosa può essere motivo di sollievo per alcuni, oppure di cruccio per altri, o di indifferenza per altri ancora - ma resta tale, sia detto col massimo rispetto per ciascuno.. e la cosa FA LA DIFFERENZA, secondo me.

Sono a ragione o a torto convinto che la monogamia - intesa come stile di vita e non come accadimento occasionale - sia infatti un formidabile strumento a tutela della famiglia con prole: formidabile quanto, forse, indispensabile e necessario, se si intende limitare i casi di abbandoni, violenze, abusi, soprusi ed ingiustizie intollerabili da qualsivoglia società civile ed occidentale: ma la vedo, appunto, a tutela della prole in primis, e perchè no, almeno parzialmente e senz'altro ipocritamente, anche della donna, storicamente la parte 'debole' o resa tale.

... ma che c'entra tutto ciò con una coppia omo??? Voglio e spero che anche due individui dello stesso sesso possano un giorno decidere di essere 'famiglia', in termini di diritti/doveri sociali e reciproci - ma inorridisco all'idea che per esser tale, questa 'famigliola' debba necessariamente ispirarsi ai canoni dell'etica eterosessuale. Ma dov'è scritto, chi l'ha detto? Mi è stato insegnato che dignità, diritti e doveri sono cose che esulano dagli orientamenti sessuali, e ci credo ancora.

Etichette:

 


(C) Storm, 2002

Homepages:

Soul Food To Go
N.B: Un Blog è pubblicato in ordine cronologico rovesciato: ciò significa che troverai sempre in testa gli ultimi inserimenti, e via via scorrendo verso il basso quelli precedenti.

Inizialmente vengono visualizzati gli ultimi 30 giorni (Blog corrente), mentre i mesi precedenti sono raggruppati nell'archivio qui sopra.

Soul food to go
Le mie foto
Nome:
Località: Treviso, TV, Italy

Powered by Blogger