Piccola Edicola Trevigiana
Magazine gratuito di Cultura, Politica, Moda, Costume, Società (cioè froci, ladri, puttane, ubriaconi e vagabondi)
 
 
 
 
 
 
 

 
mercoledì, ottobre 31, 2007
  No, non passa.
La candela che splende il doppio del suo splendore, brucia in metà tempo. E tu hai sempre bruciato la tua candela da tutte e due le parti.
(Eldon Tyrell in "Blade Runner")

.. ma vediamo di evitare di scadere troppo nel patetico. Cerco di riflettere.

Splendore o miseria che sia, mi ci riconosco davvero molto in quella frase di Eldon Tyrell. Per la verità mi riconosco moltassai un po' in tutto "Blade Runner". Oh, anche in "Fight Club", se è per quello.. e anche in "Mary Poppins" - ma non molti altri films, però.

Ma qua stiamo tralignando: oltre che a scadere nella più becera comicità (la migliore, cmq), sembra che sia qua a parlare di film.

E invece no, il tema è quello della candela che arde doppio, come da incipit.

Dicevo che non so mica se sono/stato splendido, ma so molto bene che di certo ho bruciato e brucio doppio. E mica da adesso.

Cioè da qualche anno magari ne ho avuto maggior consapevolezza, giungendo anche a trasformare in scelta deliberata quella che credo fosse/sia cmq una mia precisa inclinazione genetica, ma credo di averlo fatto un po' da sempre.

E siccome questo tipo di scelte non sono del genere "che calzini mi metto oggi", io la mia "scelta" mi son trovato ad applicarla un po' in tutto: sesso/amore in primis - ma anche studi, lavoro, cibo, politica, vita sociale, etc etc. Vizi pubblici e private virtù.

Mettiamola così, se preferisci: unica eccezione è che fumo col filtro - tutto il resto è "bareback".

Ora: non che io passi tutte le mie giornate ad interrogarmi & rispondermi alla Marzullo - tuttavia se di "scelta" parlo, vuol dire che quella pur genetica inclinazione l'avrò ben dovuta analizzare e valutare, prima di decidere se abbracciarla o lasciarla là.

E l'ho fatto - e ogni tanto lo faccio ancora; sai com'è, mai certezze e dubbio sempre, a cominciare da me stesso.

E anche oggi mi ritrovo a dire: "Sì, così voglio che sia".

Però sono umano, e quindi a volte mi perdo. Spesso, anzi, anche se poi mi ritrovo in genere abbastanza alle svelte.

Ma il titolo di qusto post è "No, non passa" - e difatti così è.

Sono.. diciamo disorientato? Mi pare eufemistico, ma diciamolo.

Soprattutto per due domande alle quali non so dar risposta.

La prima è: "Ma dico 'Sì lo voglio' perchè realmente lo voglio, o per la pigrizia/incapacità di far dell'altro? O peggio ancora per fossilizzata abitudine?"

La seconda è:
"Ok, ma un gatto... può un gatto aver fatto anche lui una scelta simile? O magari nessuna scelta - ma lo stesso appartenere alla categoria di quelli che ardono-doppio?"

L'ho già detto - risposte non ne ho.

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lunedì, ottobre 29, 2007
  Vorrei averlo scritto io
.. ma poi è mica vero.. è "mio" lo stesso, perchè ci sono dentro paro-paro.

Gianpiero, non ti ringrazierò mai abbastanza.

Gianpiero scrive: Ricevo e trasmetto con nostalgia :-)) Magari ce lo hai già ma...
----- Messaggio originale -----

DEDICATO A Noi, 40 -50enni di oggi.

Noi che ci divertivamo anche facendo "Stregacomanda colore".

Noi che facevamo "Palla Avvelenata"

Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".

Noi che non mancava neanche"dire fare baciare lettera testamento".

Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco DellaVittoria e Viale DeiGiardini".

Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.

Noi che mettevamo le carte da gioco con lemollette sui raggi della bicicletta.

Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.

Noi che "se tifaccio fare un giro con la bici nuovanon devi cambiare le marce".

Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.

Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.

Noi che il Ciao si accendeva pedalando.

Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.

Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babolcontemporaneamente.

Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.

Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.

Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..

Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.

Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.

Noi che giocavamo a Forza 4.

Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).

Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.

Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".

Noi che giocavamo per ore a "Merda" con le carte.

Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava riavvolgere il nastro con la BIC.

Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.

Noi che avevamo i cartoni animati belli!!!

Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio..)

Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.

Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.

Noi che alla messa ridevamo di continuo.

Noi che si andava a messa se no erano legnate.

Noi che si bigiava a messa.

Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.

Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.

Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.

Noi che si andava in cabina a telefonare.

Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.

Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.

Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.

Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.

Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.

Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.

Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.

Noi che giocavamo a calcio con le pigne.

Noi che le pigne ce le tiravamo pure.

Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.

Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.

Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.

Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.

Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.

Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.

Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.

Noi che se a scuola la maestra ti metteva una notasul diario, a casa era il terrore.

Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.

Noi che internet non esisteva.

Noi che "Disastro di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.

Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.

Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che erasempre quella..fai merenda con Girella.

Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.

Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.

Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.

Noi che sapevamo che ormai era pronta lacena perchè c'era Happy Days.

Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween!!!


BEATI Noi!

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  Il tempo non torna più
Vai a capire perchè tendo a dare a questa frase una sfumatura malinconica: e sì che non lo è affatto - oltre che vero, è semplicemente naturale che sia così.. e quindi semmai "bello", se vogliamo metterla in termini etico-estetici.

Vvvabè - sta di fatto che per me oltre che spunto meditativo è anche una delle canzoni della Mannoia che amo di più (trovamene solo una, della Fiorella, che io non ami... beh questa di più).

E poi giù la maschera: non ce la facevo più a vedere il micio ogni volta che apro sto blog - mi metto a piangere come un vitello... O più semplicemente come un uomo.

Insomma urgeva un post che mi apparisse prima, non fosse altro che per darmi il tempo dello scroll veloce.

E non amando i tappabuchi "così tanto per", ed amando altresì "Il tempo non torna più" - che guarda caso ci calza poi maledettamente bene, eccolo qua, il post.


Fiorella Mannoia - Il Tempo Non Torna Più

Spesso le nostre giornate si complicano
mentre le perplessità rimangono quì

E ci si sposta lontano, in un orizzonte più strano
e i conti già fatti non tornano mai

No, il tempo non torna più
e ieri non eri tu - oggi chi sei?

Cos'è che cambia la vita in noi
e quello che adesso hai, domani non lo vorrai

Spesso le nostre coscienze ci mormorano
frasi che poi nascondiamo dentro di noi

E ci sentiamo colpiti per come veniamo cambiati
parole nascoste non escono mai

No, il tempo non torna più
e forse rimani tu con quello che hai

Cos'è che grida nascosto in noi
stanotte non dormirai, ma non capirai

No, il tempo non torna più
e ieri non eri tu - oggi chi sei?

Credi, il tempo non torna più...
no, il tempo non torna più.

Vedi, il tempo non torna più.

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sabato, ottobre 27, 2007
  Ciao, Enrico


-> un qualche giorno del settembre 1999, in un granaio in mezzo ai campi
-> 27 Ottobre 2007, tra le mie mani

Ciao bel gattone. Son stato davvero bene assieme a te in questi - coì brevi! - 6 anni e rotti, e mi piace pensare che la cosa sia stata gattescamente reciproca anche per te.

Bah - se ora piango un motivo ci sarà: e del resto mai pensato che l'amore conosca banali limitazioni di specie. E son altrettanto certo che la cosa sia valida nei due sensi. E anche qui, mica per beceri motivi di presunti "possessi" o che altre vaccate: l'amore è tale solo se fine a sè stesso, e quandanche non ne fossi stato già convinto di mio, credo che tu me l'avresti insegnato.

Non credo sai di avertela fatta sporca, a chiedere l'iniezione al dottore: se valutassi le azioni con metri barbarici, potrei dire "non più di quanto tu l'abbia fatta a me" - svignandotela in neanche una giornata + 1 di preavviso. E' che il tuo (bel) tempo era finito, chances non ce n'erano più, e nonstante voialtri sappiate ben dissimulare (ai nostri occhi) il dolore fisico - cazzo, se ne provavi.

Ma onore al merito tuo e mio, direi proprio che non era su tali metri che tu ed io abbiam condiviso questi sei anni. Avevamo cose più importanti - tu pisciarmi in giro per casa e far le fusa, io grattarti e rispondere ai tuoi STRANI miagolii - e giù di lunghe e appassionate conversazioni.

Cristo, quante cose da dire.. ma divento patetico. Non a sentirle dentro di me, ma a trasportarle in parola appunto: è che non sono "cose" ma sentimenti - e con quelli non si scherza, cazzo.

Non mi domando dove sarai adesso - per me adesso quel che vedo è un mucchietto di ossa e pelo. Non credo che nè per me nè per te ci siano altri "dove".

A parte i Luoghi dell'Anima, che credo comuni a tutti -ma appunto torniamo sui sentimenti - non se ne parla.

E quindi la finisco qua: mi piace ringraziarti ancora per i begli anni passati assieme.

Ciao, Enrico.

PS: saluti dalla gatta.

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lunedì, ottobre 22, 2007
  Sì lo so
...che è 1 vita che non posto qui. E mi dispiace.

Mica x modo di dire: mi dispiace xke il SoulFoodToGo è il blog + personale - di Piero piuttosto che di Storm: non voglio dire intimistico, chè trattandosi di un blog sarebbe quanto meno contraddittorio - e non voglio dire romantico, chè se permetti il romanticismo semmai c'è nell'Unsafe@AnySeed, piuttosto che in tutto il resto.

Diciamo "affettivo" dai... ed il punto sta qui.

Non è successo granchè in merito - o cmq non ho granchè in merito da raccontare. Per quello mi dispiace.

In altre parole, volendo definire sto (lungoeterno) periodo dfella mia vita, diciamo pure che Storm se la passa poi neanke male, ma quanto a Piero non posso certo dire di essere entusiasta di lui.

E del resto NO: ho le mie miserie e nn ho problemi a dirlo, nè a parlarne (con pudore) con gli amici - ma da qua ad arrivare a metterlo in piazza, non fa per me. e nanche per vegogna (di che, poi?) - ma per un mio strano-perverso senso del pudore.

Oh basta là - così è che va. Il resto ce lo racconteremo in tempi migliori - spero non poi troppo in là.

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(C) Storm, 2002

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Soul Food To Go
N.B: Un Blog è pubblicato in ordine cronologico rovesciato: ciò significa che troverai sempre in testa gli ultimi inserimenti, e via via scorrendo verso il basso quelli precedenti.

Inizialmente vengono visualizzati gli ultimi 30 giorni (Blog corrente), mentre i mesi precedenti sono raggruppati nell'archivio qui sopra.

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